EDUCAZIONE COMPARATA CON LABORATORIO
Modulo EDUCAZIONE COMPARATA

Anno accademico 2024/2025 - Docente: STEFANO LENTINI

Risultati di apprendimento attesi

L’Educazione comparata ha una tradizione disciplinare relativamente recente, e il cui fine è la individuazione e l’analisi, in chiave comparativa, di specifici problemi e questioni educative. In tale prospettiva, si configura quale disciplina di ricerca che tende a individuare conoscenze nuove, di ordine teorico e pratico, attraverso il con­fronto tra due o più sistemi educativi (in uso in diversi paesi, in diverse regioni, in diverse epoche storiche, nei differenti luoghi della educazione formale e informale, ecc.).

La finalità del corso è quella di far acquisire agli studenti conoscenze e competenze relative alla comparazione dei sistemi educativi, con particolare riguardo agli aspetti storici, teorici e metodologici della disciplina.


Gli obiettivi formativi del corso sono i seguenti:

  • definire e identificare i fondamenti storici, teorici e metodologici dell’Educazione comparata;
  • acquisire competenze di analisi comparativa di base, in chiave storica e nei differenti ambienti formativi (formali, non formali, informali e del territorio);
  • acquisire elementi di base per la ricerca scientifica, in chiave comparativa, nei diversi contesti educativi;
  • acquisire conoscenze teorico-pratiche sulle professioni di educatore, pedagogista, pedagogista ricercatore nel quadro europeo.


I risultati di apprendimento attesi, declinati secondo i Descrittori di Dublino, sono i seguenti:

Conoscenza e capacità di comprensione (DD1)

  • Conoscere teorie e modelli in area pedagogica per interpretare gli eventi educativi e formativi in prospettivo storico-evolutiva e politico-economica (of1)

Conoscenza e capacità di comprensione applicata (DD2)

  • Collegare i contenuti teorici e metodologici appresi alla interpretazione di eventi e dei processi passati, presenti, futuri (of4)

Autonomia di giudizio (DD3)

  • Valutare la pertinenza delle teorie studiate rispetto alle situazioni affrontate ed alle azioni gestite e/o osservate (of6)

Abilità comunicative (DD4)

  • Saper comunicare e condividere l’analisi degli eventi a partire dalle conoscenze del proprio ambito professionale (of7)

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali/didattica a distanza.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus

Prerequisiti richiesti

Nessun prerequisito particolare richiesto.

Frequenza lezioni

La frequenza alle lezioni, pur non essendo obbligatoria, è vivamente consigliata in ragione delle particolari modalità con cui viene svolto il programma di studio. Nel corso delle lezioni è possibile verificare l'apprendimendo dei concetti base degli argomenti in programma, attraverso esercitazioni di vario genere (gruppi di studio, brevi relazioni, ecc).

Contenuti del corso

  • L'Educazione comparata: fondamenti storici, teorici e metodologici;
  • la comparazione nei sistemi educativi, nei sistemi dell'educazione formale, non formale e informale;
  • la ricerca scientifica, in chiave comparativa, nei diversi contesti educativi;
  • le professioni di educatore e pedagogista nel quadro europeo.

Testi di riferimento

A. Parte generale:

1. N. S. Barbieri, A. Gaudio, G. Zago (eds.), Manuale di educazione comparata, Morcelliana, Brescia 2016 (pp. 206)


B. Parte Speciale:

2. S. Lentini, Le prime esperienze di scuola per i detenuti nelle prigioni d'Europa. Note a margine di un opuscolo di Leon Vidal riprodotto e commentato su "Effemeride carceraria", CQIA, 17, 2016 (14 pp). Consultabule e scaricabile dal seguente link


3. M. Chiaranda (a cura di), Storia comparata dell'educazione. Problemi ed esperienze tra Otto e Novecento, Franco Angeli, Milano 2010, da p. 72 a p. 305 (233 pp.)


C. Parte Monografica

4. F. Olivieri, Le professioni educative tra Italia ed Europa. Percorsi di pedagogia professionale, Il Papavero, 2020 (pp.162)

 

Eventuali materiali di approfondimento saranno forniti nel corso delle lezioni

Gli studenti Erasmus o lavoratori potranno concordare con il docente programmi alternativi.

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1La comparazione, pratica antica e universaleN. S. Barbieri, A. Gaudio, G. Zago (eds.), Manuale di educazione comparata, Morcelliana, Brescia 2016, cap.1
2La tradizione disciplinare dell'educazione comparataN. S. Barbieri, A. Gaudio, G. Zago (eds.), Manuale di educazione comparata, Morcelliana, Brescia 2016, cap.1
3Comparazione semplice e complessaN. S. Barbieri, A. Gaudio, G. Zago (eds.), Manuale di educazione comparata, Morcelliana, Brescia 2016, cap.2
4Studio di casi: lo scautismo e gli scautismi nazionaliN. S. Barbieri, A. Gaudio, G. Zago (eds.), Manuale di educazione comparata, Morcelliana, Brescia 2016, cap.3
5Studio di casi: l'istruzione in carcere in Europa nella seconda metà dell'OttocentoS. Lentini, Le prime esperienze di scuola per i detenuti nelle prigioni d'Europa. Note a margine di un opuscolo di Leon Vidal riprodotto e commentato su "Effemeride carceraria", CQIA, 17, 2016
6Studio di casi: Salute e corporeità dell'infanzia tra Otto e NovecentoM. Chiaranda (a cura di), Storia comparata dell'educazione. Problemi ed esperienze tra Otto e Novecento, Franco Angeli, Milano 2010, pp. 72-112
7Studio di casi: L'introduzione del lavoro nelle scuole Elementari europee in alcune relazioni ministeriai di fine OttocentoM. Chiaranda (a cura di) Storia comparata dell'educazione. Problemi ed esperienze tra Otto e Novecento, Franco Angeli, Milano 2010, pp. 113-154
8Studio di casi: Modelli scolastici, viaggi pedagogici ed importazioni didattiche nei primi cinquant'anni di scuola italianaM. Chiaranda (a cura di) Storia comparata dell'educazione. Problemi ed esperienze tra Otto e Novecento, Franco Angeli, Milano 2010, pp. 155-176
9Studio di casi: Le biblioteche per ragazzi nel contesto internazionale tra la seconda metà dell'Ottocento e gli anni Trenta del NovecentoM. Chiaranda (a cura di), Storia comparata dell'educazione. Problemi ed esperienze tra Otto e Novecento, Franco Angeli, Milano 2010, pp. 177-209
10Studio di casi: Ghandi e Milani in prospettiva comparataM. Chiaranda (a cura di) Storia comparata dell'educazione. Problemi ed esperienze tra Otto e Novecento, Franco Angeli, Milano 2010, pp. 210-243
11Studio di casi: Analisi comparata di esperienze scolastiche negli anni del fascismo in VenetoM. Chiaranda (a cura di), Storia comparata dell'educazione. Problemi ed esperienze tra Otto e Novecento, Franco Angeli, Milano 2010, pp. 268-306
12Le professioni pedagogiche in Europa F. Olivieri, Le professioni educative tra Italia ed Europa. Percorsi di pedagogia professionale, Il Papavero (pp.17-190)
13La regolamentazione delle professioni pedagogiche in ItaliaF. Olivieri, Le professioni educative tra Italia ed Europa. Percorsi di pedagogia professionale, Il Papavero (pp. 90-128)

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L'esame orale della disciplina Educazione comparata si svolge a conclusione del corso, secondo un calendario ufficiale, pubblicato nell'apposito sito dal DISFOR; la valutazione del colloquio finale, da parte della commissione, terrà conto, complessivamente, dei seguenti indici generali di giudizio:

  • ampiezza tematica e organicità della trattazione;
  • correttezza lessicale specialistica;
  • livello di approfondimento e capacità di collegamento teorico;
  • capacità di riferire le conoscenze ai contesti/ambiti specifici di intervento dell'educatore

N.b.: la verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Cenni storici, fondamenti teorici e metodologici dell'Educazione comparata;

Analisi critica degli "studi di caso";

Le professioni educative nel quadro europeo.