STORIA DELLA MARGINALITA' NEL MONDO ROMANO

Anno accademico 2021/2022 - 2° anno - Curriculum Educatore sociale di comunita'
Docente: Gaetano Maria ARENA
Crediti: 6
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:

Obiettivi formativi

Gli obiettivi formativi attesi, declinati secondo i Descrittori di Dublino, sono i seguenti:

1. Conoscenza e capacità di comprensione (DD1)

L’insegnamento si propone di fornire allo studente conoscenze e strumenti utili sia per la comprensione e l’interpretazione della storia dei marginali nell’Occidente tardoantico (Italia, Gallia, Spagna, Nordafrica) fra III e VI-VII secolo d.C. sia per l’individuazione e la definizione in àmbito sociologico e soprattutto storiografico dei diversi sottoinsiemi sociali, ai quali può essere riconosciuta la condizione di “marginalità” (mendicanti, forestieri, prostitute, attori, gladiatori, maghi, astrologi, indovini, ladri, briganti, detenuti), attraverso l’indispensabile ausilio di alcune tipologie di fonti (testi giuridici, omelie, narrazioni agiografiche), in genere espressione del punto di vista della cultura dominante: conferire ampio spazio alla fruizione diretta delle fonti consegue molteplici obiettivi formativi, in quanto contribuisce allo sviluppo nello studente delle capacità di conoscere teorie e modelli in àmbito storico e geografico per interpretare gli eventi educativi e formativi, conoscere i sistemi di relazione fra sincronia e diacronia, cogliere i nessi spazio-tempo e causa-effetto, stabilire collegamenti interdisciplinari attraverso la metodologia della ricerca storica, valutare eventi e processi di lunga durata in àmbito storico-sociologico.

2. Conoscenza e capacità di comprensione applicata (DD2)

Attraverso lo studio della disciplina applicata ai diversi contesti socio-economici, politici e culturali lo studente acquisirà le capacità di collegare i contenuti teorici e metodologici appresi con l’interpretazione di eventi e processi passati, presenti e futuri, utilizzare metodologie adeguate agli obiettivi formativi, identificare e prevedere eventuali sistemi rieducativi, riabilitativi e/o di reinserimento sociale e soprattutto individuare in àmbito sociologico i meccanismi di esclusione e/o di inclusione attuati all’interno della società romana tardoantica, le possibili interrelazioni fra gruppi differenti di marginali, i legami e i conflitti fra i diversi strati sociali, il sistema dei valori culturali e dell’immaginario collettivo, l’attuazione o meno di metodi di recupero della devianza, l’eventuale previsione di sistemi rieducativi, riabilitativi e/o di reinserimento lavorativo, gli atteggiamenti di condanna morale o di repressione da parte della Chiesa e dello Stato.

3. Autonomia di giudizio (DD3)

L’acquisizione dei contenuti disciplinari farà sviluppare nello studente la consapevolezza e la maturità necessarie per esprimere, con piena autonomia di giudizio, pareri e opinioni attraverso le capacità di rielaborazione, approfondimento e ripensamento critico dei contenuti appresi, cogliere il nesso fra obiettivi e risultati di una ricerca, tradurre l’analisi dei contesti di apprendimento nella formulazione di obiettivi e proposte di cambiamento e/o di trasformazione, vagliare e classificare dati sempre più complessi e soprattutto valutare le differenti strategie di acculturazione (integrazione, assimilazione, separazione, marginalizzazione) nei rapporti fra la cultura “dominante” e le culture “altre”.

4. Abilità comunicative (DD4)

L’attenta analisi dei contenuti disciplinari offrirà allo studente la strumentazione necessaria per comunicare correttamente il senso delle proprie idee e delle proprie azioni, confrontarsi sul piano dialogico con interlocutori diversi (specialisti o meno), motivare, in forma orale e scritta, obiettivi, procedure e metodologie, valorizzare i differenti punti di vista e soprattutto adoperare in maniera appropriata il lessico tecnico della disciplina, utilizzando adeguatamente i mezzi espressivi propri dei linguaggi settoriali.

5. Capacità di apprendere (DD5)

Il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti necessari non solo per incrementare le proprie conoscenze in relazione all’accresciuta consapevolezza dei propri bisogni formativi, ma anche per affinare le proprie competenze nello studio di temi sempre più complessi e soprattutto per ampliare e perfezionare le proprie capacità di apprendimento e di utilizzo di metodologie innovative per far fronte a nuovi problemi.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza, potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel Syllabus.


Prerequisiti richiesti

Conoscenze generali della storia antica (soprattutto imperiale e tardoantica), delle coordinate basilari della storia (tempo e spazio) e del significato di “documento”. Uso dell’atlante storico.


Frequenza lezioni

La frequenza non è obbligatoria, ma decisamente consigliata, sia perché i contenuti delle lezioni verranno puntualmente affiancati dalla proiezione di slides e integrati dalla spiegazione del docente, sia perché la comprensione dei suddetti contenuti verrà periodicamente verificata in aula attraverso un opportuno feedback formativo (lettura, analisi e commento di un documento storico; stesura di mappe concettuali).


Contenuti del corso

  • gli apporti della sociologia e della storiografia contemporanee allo studio della “marginalità” nel mondo romano;
  • gli aspetti socio-economici della marginalità: i poveri;
  • il lessico latino della mendicità nel mondo pagano e in quello cristiano;
  • i valori dell’evergetimo e dell’elemosina; identità sociale dei mendicanti e luoghi della mendicità; le strutture d’accoglienza e le tipologie degli assistiti; l’organizzazione ecclesiastica dell’elemosina: tipologie, forme e tempi;
  • gli aspetti socio-economici della marginalità: i forestieri (vagabondi, lavoratori stagionali, pastori, coloni fuggiaschi, monaci e pellegrini);
  • gli aspetti giuridici della marginalità: gli infames (prostitute e sfruttatori, attori e gladiatori) e gli operatori dell’occulto (indovini, maghi e astrologi);
  • criminali (ladri, briganti e detenuti). Usi giudiziari del carcere; dislocazione, struttura e organizzazione dei luoghi di detenzione.

Testi di riferimento

  • V. Neri, I marginali nell’Occidente tardoantico. Poveri, ‘infames’ e criminali nella nascente società cristiana, Bari Edipuglia 1998, pp. 7-500.
  • F. Cenerini, Doppiamente marginali: le donne schiave in alcuni documenti epigrafici, in C. Giuffrida-M. Cassia-G. Arena (a cura di), Roma e i 'diversi'. Confini geografici, barriere culturali, distinzioni di genere nelle fonti letterarie ed epigrafiche fra età repubblicana e Tarda Antichità, Milano Le Monnier Università 2018, pp. 270-281.
  • A. Buonopane, Bullismo omofobico sui muri di Pompei?, in C. Giuffrida-M. Cassia-G. Arena (a cura di), Roma e i 'diversi', cit., pp. 282-298.
  • M. Cassia, L'estranea "di famiglia": una nutrix in un'epigrafe catanese d'età imperiale, in C. Giuffrida-M. Cassia-G. Arena (a cura di), Roma e i 'diversi', cit., pp. 309-323.
  • G. Arena, Il fuoco, la croce, le bestie: i supplicia dei latrones fra punizione, vendetta e terrore, in Annali della Facoltà di Scienze della Formazione di Catania 3, 2004, pp. 55-77 (disponibile on line all’indirizzo http://ojs.unict.it/ojs/index.php/annali-sdf/article/view/79/67).


Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Il concetto di marginalità nella sociologia e nella storiografia contemporanee. Il campo e le problematiche della ricerca.Neri, Introduzione. 
2I mendicanti.Neri, Parte I, Capitolo 1. 
3L'elemosina e i mendicanti.Neri, Parte I, Capitolo 2. 
4I forestieri.Neri, Parte I, Capitolo 3. 
5Doppiamente marginali: le donne schiaveCenerini, pp. 270-281 
6L'estranea "di famiglia": la nutrix Cassia, pp. 309-323 
7Le professioni infamanti e le professioni proibite.Neri, Parte I, Capitolo 4. 
8Bullismo omofobicoBuonopane, pp. 282-298 
9I ladri.Neri, Parte II, Capitolo 5. 
10I briganti.Neri, Parte II, Capitolo 6. 
11Il banditismo isaurico.Arena, pp. 55-77. 
12I detenuti.Neri, Parte II, Capitolo 7. 
13Conclusioni.Neri, Conclusioni. 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

È prevista la somministrazione di un questionario a risposta multipla solo sulla piattaforma di Microsoft Teams. La prova verterà sui contenuti del testo di V. Neri, I marginali nell’Occidente tardoantico. Poveri, ‘infames’ e criminali nella nascente società cristiana, Bari Edipuglia 1998, pp. 7-500. Ulteriori indicazioni operative saranno rese note tramite apposito avviso pubblicato su Studium.

Gli studenti devono superare tale prova con una votazione di almeno 18/30 per poter sostenere poi, in sede di appello ufficiale, la prova orale solo sulla rimanente parte del programma.

Gli studenti che non abbiano scelto di sostenere detta prova o che, pur avendola sostenuta, non abbiano ottenuto una votazione almeno sufficiente, possono ovviamente sostenere l’esame orale su tutto il programma in sede di appello ufficiale.

La valutazione della prova fa media nella formulazione del voto finale.

Prova finale: orale.

Qualora le condizioni lo dovessero richiedere, la verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica.

Verranno adottati i seguenti criteri di valutazione per l’assegnazione dei voti (sia per il questionario somministrato su Microsoft Teams sia per la prova finale orale):

- capacità di rielaborazione autonoma e di approfondimento critico dei contenuti acquisiti

- capacità di utilizzare adeguatamente i mezzi espressivi

- capacità di adoperare in modo appropriato il lessico tecnico della disciplina

- capacità di cogliere i nessi di spazio-tempo e causa-effetto

- capacità di stabilire collegamenti interdisciplinari attraverso la metodologia della ricerca storica


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Le domande verteranno sui contenuti esposti a lezione dal docente e analiticamente sopra indicati fra gli argomenti della Programmazione. Tali argomenti non rappresentano soltanto il nucleo centrale e meramente esemplificativo dei diversi quesiti posti in sede d’esame, ma costituiscono anche lo spunto necessario per verificare in ogni singolo studente le capacità di approfondimento e ripensamento autonomo, le competenze espressive e lessicali, le abilità nei collegamenti interdisciplinari.