STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
Anno accademico 2016/2017 - 1° anno - Curriculum Agenzie formative, servizi educativi, insegnamentoCrediti: 6
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre: 2°
Obiettivi formativi
Il corso si propone l'approfondimento della storia della filosofia antica, dalle sue origini (VI a.C.) sino alla chiusura delle scuole ateniesi pagane di filosofia, dovuta agli editti giustinianei del 529 d.C.
Studiare le origini del pensiero filosofico è fondamentale per chiunque debba affrontare lo studio della filosofia moderna e contemporanea, in tutte le sue articolazioni disciplinari, ma anche per chi si accosta alle cosiddette scienze umane, la cui matrice è costituita proprio dalla filosofia antica e, nello specifico, dalla filosofia greca, nel cui alveo si sono formate discipline come la medicina, la matematica, la pedagogia, la psicologia, la sociologia, che se ne sono poi distaccate all'epoca della rivoluzione scientifica. Studiare attraverso le fonti il pensiero filosofico dei filosofi antichi, dai presocratici ai neoplatonici, dà modo, infatti, di comprendere meglio come siano nate e come dalla loro comune matrice filosofica si siano poi sviluppate problematiche di ordine medico (vedi Ippocrate), matematico (vedi Euclide e i matematici della tarda antichità, tra i quali Teone di Alessandria e la figlia Ipazia), psicologico (si veda Socrate, scopritore del concetto di anima, e gli sviluppi della riflessione psichica da Platone a Plotino), pedagogico (si vedano gli importanti insegnamenti dei Sofisti, primi “professori” della storia, e il pensiero educativo di Socrate, Platone e Aristotele), fisico-biologico-cosmologico (dalle dottrine dei presocratici sul principio materiale della realtà e sulle sue leggi dinamico-meccaniche, agli insegnamenti aristotelici).
Studiare il pensiero filosofico antico dà anche modo di affrontare problematiche di natura religiosa e di conoscere e analizzare con spirito critico la storia delle principali tradizioni teologiche del mondo antico, paganesimo e cristianesimo, attraverso i suoi rappresentanti più colti e le loro dottrine più importanti. Inoltre verranno discussi alcuni temi di natura morale e aspetti poetico-letterari propri del mondo greco antico, che esercitano ancora oggi un grande influsso sulla contemporaneità e sono al centro di un vivace dibattito critico.
Prerequisiti richiesti
Per affrontare lo studio della storia della filosofia antica si richiede la conoscenza della periodizzazione storica e informazioni di base sulla terminologia filosofica e su alcuni tra i più importanti filosofi antichi (almeno sui presocratici e su Socrate, Platone e Aristotele).
Frequenza lezioni
La frequenza non è obbligatoria ma è consigliata, soprattutto per chi non ha salde conoscenze di base della disciplina e per quegli studenti che provengono da corsi triennali nei quali non sono stati professati insegnamenti filosofici.
Contenuti del corso
Il corso di Storia della filosofia antica vuole essere un'occasione per approfondire il pensiero filosofico antico, dalle sue origini (VI secolo a.C.) sino alle ultime scuole pagane, che sono quelle neoplatoniche (VI sec. d.C.).
Il saggio di Pierre Hadot, Che cos'è la filosofia antica, non essendo un tradizionale manuale di storia della filosofia, permetterà allo studente un approccio meno scolastico e più critico alla storia, ai pensatori e ai problemi che caratterizzano la fase antica del filosofare. Seguendo il filo conduttore interpretativo della filosofia come “stile di vita”, di sua propria teorizzazione, Hadot presenta autori e temi alla luce di un paradigma ermeneutico che lascia fuori dalla storia della filosofia i cosiddetti presocratici e considera come primo vero filosofo Socrate. L'insegnamento morale e metodologico di questo filosofo occupa gran parte del testo, anche se non vengono trascurate le principali teorie (ontologiche, logiche, etico-politiche, pedagogiche, psicologiche) platoniche e aristoteliche. Maggiore attenzione ricevono dall'autore le scuole ellenistiche, il cui obiettivo fondamentale non era quello di “informare” bensì quello di “formare” gli animi degli individui, ma anche il neoplatonismo plotiniano, nel quale si realizza appieno l'aspirazione dell'uomo alla felicità completa, sintesi di argomentare filosofico, pratica di uno stile di vita filosofico e ascesi religiosa. Pertanto, il corso approfondirà in maniera particolare il pensiero dei seguenti filosofi antichi: Socrate, Platone, Aristotele, Zenone di Cizio, Epicuro, Marco Aurelio, Plotino.
Il testo “classico” che verrà letto e commentato in aula è il trattato plotiniano sulla felicità. Si tratta di un tema particolarmente caro agli antichi, che tutti i filosofi hanno affrontato ma che in Plotino trova una sua originale e affascinante trattazione.
Testi di riferimento
1. Pierre Hadot, Che cos'è la filosofia antica?, Einaudi, Torino 2010, VII-302 p. [dalla quarta di copertina: Se l'epoca attuale identifica genericamente la parola "filosofia" con "amore per la saggezza", ciò accade perché i Greci trasmisero una determinata accezione del termine al Medioevo e all'epoca moderna. In realtà, la rappresentazione che gli antichi si facevano della filosofia era profondamente diversa da quella che si affermò in epoche successive, e ciò che va evidenziato innanzitutto, al di là della loro straordinaria capacità di sviluppare una riflessione filosofica sui problemi più sottili della logica o della teoria della conoscenza, è la peculiarità dell'atteggiamento individuale. Almeno a partire da Socrate, l'opzione per un determinato modo di vita non si pone infatti al termine del processo dell'attività filosofica, come una sorta di appendice accessoria, ma al contrario all'origine di essa, in una complessa interazione di visione del mondo e posizione esistenziale, che condiziona in modo decisivo la stessa dottrina e la modalità del suo insegnamento. Il pensiero antico non si risolve soltanto in una successione dialettica di dottrine scientifiche, ma anche in un altissimo esercizio spirituale e in un'idea complessiva dell'universo derivante dalla decisione di vivere la filosofia in comunità. Con chiarezza esemplare il saggio di Pierre Hadot si propone di definire nel suo insieme la peculiarità di quell'irripetibile fenomeno storico e culturale costituito dalla filosofia antica]
2. Plotino, Sulla felicità, traduzione e cura di Mauro Bonazzi. Testo a fronte, Torino, Einaudi 2016 [dalla quarta di copertina: Come vivere felici? Non c'è problema più sentito fra i Greci e non c'è filosofo che non abbia offerto la sua soluzione. Ma nessuno può raggiungere Plotino quanto a originalità e radicalità. Inpegnandosi in un confronto serrato con la filosofia dei secoli precedenti (Epicuro, gli Stoici), il trattato Sulla felicità offre una sintesi delle migliori soluzioni proposte dalle scuole greche e si avvia lungo una strada che molti altri avrebbero in seguito percorso, rivelando la linea di continuità che unisce la filosofia greca e il pensiero dei secoli successivi. Da Platone a Dante, da Aristotele a Spinoza e oltre, la filosofia ha l'ambizione di comprendere il senso ultimo delle cose, realizzando così la natura profonda di quell'animale razionale che è l'uomo. Perché è solo se sapremo appagare il nostro desiderio di conoscenza che potremo capire chi veramente siamo. Ed è solo capendo chi siamo, riscoprendo la nostra origine divina e il nostro legame con il tutto, che potremo finalmente trovare la strada che conduce alla felicità, una meta che solo l'ignoranza fa sembrare lontana.]
Programmazione del corso
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|---|
1 | * | Il concetto di filosofia e la periodizzazione storica. | |
2 | * | Il concetto di filosofia come “stile di vita”, paradigma ermeneutico di Pierre Hadot | |
3 | * | Vita e pensiero di Socrate | |
4 | * | Vita e pensiero di Platone | |
5 | * | Vita e pensiero di Aristotele | |
6 | * | Le scuole ellenistiche e i loro principali esponenti (Epicureismo, Stoicismo, Scetticismo, Cinismo) | |
7 | * | Plotino e il neoplatonismo | |
8 | * | La teoria plotiniana della felicità | Plotino, Enneade I 4 (46) [nella traduzione di Mauro Bonazzi] |
N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Le prove d'esame (sia in itinere che in appello) si svolgeranno esclusivamente in forma orale
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Esempi di domande saranno inseriti in itinere