PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DI INTERVENTI FORMATIVI SUL TERRITORIO

Anno accademico 2019/2020 - 2° anno - Curriculum Educazione ambientale e territorio, insegnamento
Docente: Giuseppe Carmelo PILLERA
Crediti: 6
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire il quadro teorico e le competenze metodologiche utili alla progettazione, alla gestione e monitoraggio, alla valutazione di programmi e progetti territoriali di intervento formativo, con particolare riguardo alla didattica per l’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile, all’aggiornamento e riqualificazione delle risorse umane, all’area del disagio sociale di singoli o gruppi, all’empowerment di comunità, focalizzandosi in chiave critica sui bisogni del territorio nella prospettiva del cambiamento e del dialogo interculturale


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali accompagnate da attività pratiche in aula e a distanza (mediante ambiente Studium) che sfrutteranno metodologie quali case history, simulazione, lavoro/discussione di gruppo.


Prerequisiti richiesti

Sono utili le conoscenze di base dei principali approcci alla progettazione e alla ricerca educativa, nonché conoscenze e abilità di base nella strutturazione di progetti scritti. Sono importanti ottime capacità di scrittura in italiano o inglese nonché una competenza di medio livello nella comprensione di testi in lingua inglese.


Frequenza lezioni

Frequenza non obbligatoria ma fortemente consigliata: durante gli incontri in aula, infatti, gli studenti saranno guidati in una serie di attività funzionali alla realizzazione del project work.


Contenuti del corso

  • Progettare per competenze e competenze per progettare.
  • Tecniche e strumenti di progettazione e gestione del progetto.
  • Dall’analisi del contesto e dei bisogni al modello di intervento.
  • Contesti territoriali, ruoli pedagogici, beneficiari e obiettivi della progettazione socio-educativa: didattica dell’ambiente ed educazione allo sviluppo sostenibile; empowerment di gruppi, comunità locali, città; disagio sociale e multiculturalismo; lifelong learning, orientamento e formazione professionale, sviluppo/riqualificazione risorse umane.
  • Nuovi orientamenti alla valutazione e metodologie per il monitoraggio e la valutazione di progetto.

Testi di riferimento

Tutti testi in articolo o capitolo di libro, insieme ad ulteriori materiali di lavoro, verranno forniti in formato PDF sulla piattaforma Studium. Il conteggio del numero di pagine è effettuato escludendo eventuali pagine finali dedicate esclusivamente alla bibliografia.

  1. Torre E. M., Dalla progettazione alla valutazione. Modelli e metodi per educatori e formatori, Roma, Carocci Editore, 2014. [154 pp.]
  2. Caldelli A., Tantillo F., Narrazione e sviluppo dei territori. Crescita di comunità e costruzione di identità complesse, Trento, Erickson, 2006, pp. 7-49 (I parte) più un capitolo a scelta della II parte (capp. 3, 4, 5, 6, 7, 8). [60 pp. C.ca]
  3. Iori V., Professioni educative e cambiamenti legislativi in corso, in Pedagogia Oggi, 2 (2017), pp. 17-30. [14 pp.]
  4. Mannese E., L’Osservatorio sui processi formativi e l’analisi territoriale: il progetto pilota Giustino Fortunato, in Pedagogia Oggi, 1 (2015), 281-294. [14 pp.]
  5. Luppi E., Progettazione e valutazione di un percorso formativo basato sui Learning Object per chi educa allo sviluppo sostenibile, in Ricerche di Pedagogia e Didattica – Journal of Theories and Research in Education, 8, 1 (2013), pp. 21-46. [23 pp.]
  6. Deluigi R., Progettazione partecipata e intercultura: linee di intersezione e di cittadinanza, in Fiorucci M., Pinto Minerva F., Portera A. (a cura di), “Gli Alfabeti dell’Intercultura”, Pisa, ETS, 2017, pp. 515-523. [8 pp.]
  7. In Tomarchio M., Ulivieri S., “Pedagogia militante. Diritti, culture, territori”, Pisa, Edizioni ETS, 2015:
    1. Calaprice S., I nuovi modi e i nuovi mondi del disagio giovanile: quale pedagogia inclusiva? pp. 385-392. [8 pp.]
    2. Iavarone M. L., P. Orefice, Ricostruire comunità nella terra dei fuochi. Il manager educativo nello sviluppo territoriale integrato, pp. 393-398. [6 pp.]
  8. In Ulivieri S., Binanti L., Colazzo S., Piccinno M. (a cura di), “Scuola Democrazia Educazione. Formare ad una nuova società della conoscenza e della solidarietà”, Atti del Convegno Siped di Lecce 2018, Lecce, PensaMultimedia, 2018:
    1. Zizioli E., Quando ad accogliere non è la scuola: il ruolo delle public libraries nei territori di confine, pp. 135-140. [4 pp.]
    2. Bagnato K., Not Education, Employment or Training (Neet): quale ruolo per il pedagogista?, pp. 713-718. [5 pp.]
    3. Calvano G., L’educatore ambientale: un professionista educativo per il futuro, pp. 733-738. [5 pp.]
    4. Borgogni A., Il bambino e la città: libertà di movimento e democrazia nello spazio pubblico, pp. 1163-1168. [5 pp.]
  9. Zoletto D., Wildemeersch D., Public playgrounds as environments for learning citizenship. Notes from the Scientific Research Community: ‘Plurality and Diversity in Urban Context’, in Pedagogia Oggi, 1 (2012), pp. 78-86. [8 pp.]
  10. Boccaletti L., Chiappelli T., Donati A., Mattioli E., I metodi di orientamento professionale e formativo attenti al genere e al background culturale, in “Time to move on. A comparative study into gender, migration and counselling in Europe”, UK, The IARS International Institute, 2016, pp. 27-48. [22 pp.]
  11. Montalbetti K., Formare e (ri) orientare i lavoratori "over 40" fra crisi occupazionale e inclusione sociale. Analisi di un progetto pilota, in Pedagogia Oggi, 1 (2015), pp. 315-324. [10 pp.]
  12. Pillera G., Dal muro alla rete. Trattamento dei detenuti e innovazione tecnologica nell’istruzione e nella formazione penitenziaria. Profili comparativi europei, italiani e spagnoli, Catania, CUECM, 2017, pp. 239-389 [150 pp.]
  13. Vecchiato T., Rapporti tra valutazione partecipata e lavoro per progetti, in Maurizio R. (a cura di), “Progettare nel sociale”, Padova, Fondazione Zancan, 2004 [15 pp.]
  14. In N. Stame (a cura di), “Classici della valutazione”, Milano, Franco Angeli, 2007:
    1. E. G. Guba, Y.S. Lincoln, La valutazione di quarta generazione, pp. 128-156 [28 pp.]
    2. M.Q. Patton, Il dibattito sui paradigmi: una sintesi utilitarista, pp. 188-239 [51 pp.].


Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Progettare per competenze e competenze per progettare: approcci e specificità della progettazione formativa alla luce del dibattito sulle competenze e della nuova normativa sulle professioni pedagogiche.1, 3, 12 
2Tecniche e strumenti di progettazione e gestione del progetto.
3Il modello di intervento: definizione problema, analisi contesto e bisogni, ipotesi causali, metodologie.1, 2, 4 
4Contesti territoriali, ruoli pedagogici, beneficiari e obiettivi della progettazione socio-educativa: didattica dell’ambiente ed educazione allo sviluppo sostenibile.2, 5, 7b, 8c 
5Contesti territoriali, ruoli pedagogici, beneficiari e obiettivi della progettazione socio-educativa: empowerment di gruppi, comunità locali, città.2, 7b, 8d, 9 
6Contesti territoriali, ruoli pedagogici, beneficiari e obiettivi della progettazione socio-educativa: disagio giovanile, disagio sociale, intercultura.6, 7a, 8a, 12 
7Contesti territoriali, ruoli pedagogici, beneficiari e obiettivi della progettazione socio-educativa: lifelong learning, orientamento e formazione professionale, sviluppo/riqualificazione risorse umane.8b, 10, 11, 12 
8I nuovi orientamenti alla valutazione e le metodologie per il monitoraggio e la valutazione di progetto.1, 5, 13, 14a, 14b 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

La valutazione prevede:

  1. un test di verifica in itinere degli apprendimenti (opzionale);
  2. una prova in itinere costituita dalla realizzazione di un project work (opzionale);
  3. un esame orale relativo ai contenuti dell’insegnamento.

 

Il project work prevede:

  1. un contributo individuale alla realizzazione collettiva di una mappatura del territorio sotto uno specifico profilo educativo;
  2. la formulazione di un elaborato progettuale di gruppo (3-4 studenti) sulla base dei dati raccolti.

Il project work dovrà centrarsi principalmente sul modello di intervento (analisi di contesto/dei bisogni, ipotesi causali, tipologia e metodologia di intervento) e sulla formulazione di obiettivi valutabili (inclusa la progettazione della valutazione). L’apporto individuale verrà valutato anche sulla base della quantità e qualità delle schede di rilevazione compilate per la mappatura, mentre l’elaborato progettuale finale verrà valutato con un voto collettivo relativo al gruppo di lavoro e basato su criteri quali: coerenza, rigore metodologico, contestualizzazione, livello di approfondimento, aspetti formali (presentazione, vocabolario tecnico).

Il superamento delle prove in itinere non predetermina meccanicamente né la prova orale né il voto finale. Chi supera il test di verifica e/o la la prova relativa al project work conserva per un anno il diritto ad affrontare l’esame orale esonerato di alcune sezioni dei testi consigliati per l’esame. Le esercitazioni relative alle prove in itinere (simulazioni, case history, ecc.) avranno cadenza periodica e una funzione esclusivamente formativa (incideranno sulla didattica, non sul voto finale).


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Definizione del problema progettuale ed analisi del contesto: elementi da considerare e strumenti di indagine; obiettivi progettuali: formulazione e verificabilità; progettazione partecipata ed intercultura; l'analisi dei bisogni nella progettazione socio-educativa: strategie e strumenti; scopo e tecniche del monitoraggio di progetto; valutazione di progetto: approcci, tempi, finalità; requisiti degli indicatori di valutazione; approcci partecipati alla valutazione; narrazione ed empowerment delle comunità locali; Learning Objects per la progettazione in direzione dello sviluppo sostenibile; la progettazione per l'educazione allo sviluppo sostenibile e la figura dell'educatore ambientale; orientamento e riqualificazione dei disoccupati over 40; metodi di orientamento e formazione professionale attenti al genere ed al background culturale; ruolo del pedagogista negli interventi di orientamento in favore dei NEET; parchi pubblici come ambiente educativo per l'intercultura e la cittadinanza; democrazia e mobilità infantile nello spazio pubblico; utilizzo delle TIC nell'educazione carceraria: differenti modelli ed esperienze in Europa, indagine comparativa tra Italia e Spagna.