SOCIOLOGIA
Anno accademico 2015/2016 - 1° annoCrediti: 6
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre: 2°
Obiettivi formativi
Sono previsti due approfondimenti monografici. Il primo si propone di ripercorrere le più importanti teorie, americane ed europee, sull’azione collettiva, al fine di fornire allo studente un quadro generale, ma allo stesso tempo critico e approfondito sui diversi fenomeni collettivi referenti del concetto e, conseguentemente, proporre un’applicazione degli approcci teorici e empirici al caso dei movimenti sociali. L’obiettivo sarà quello di fornire dimostrazione del processo di ricerca sia teorico che empirico nello studio di un caso concreto: partendo dalla concettualizzazione dell’oggetto di ricerca sino all’esemplificazione dei diversi percorsi possibili per lo studio sul campo.
Il secondo approfondimento affronterà un tema di grande attualità: le seconde generazioni di migranti, con l’obiettivo di analizzare l’odierna posizione dei giovani figli di migranti in Italia e in Sicilia nel tentativo di specificare e discutere le principali problematiche derivanti dall’importante emergenza di questa categoria sociale, sia da un punto di vista istituzionale che culturale, con particolare riguardo al tema della “richiesta” di cittadinanza.
Prerequisiti richiesti
Non è richesto alcun prerequisito.
Frequenza lezioni
La frequenza non è obbligatoria.
Contenuti del corso
PARTE ISTITUZIONALE: Che cos’è la società?; Attori sociali individuali, attori sociali collettivi e identità; Le strutture sociali: istituzioni e organizzazioni; Il rapporto tra teoria e ricerca; Émile Durkheim; Karl Marx; Max Weber; Georg Simmel; Talcott Parsons; L’interazionismo simbolico; Le teorie dell’azione sociale; Aspetti metodologici e funzioni della ricerca sociologica; Individuazione e formulazione del problema; Tecniche quantitative e tecniche qualitative a confronto; Il campionamento; L’intervista; Il questionario nell’inchiesta campionaria. PARTE MONOGRAFICA: Origini degli studi sul comportamento collettivo: il contributo di Park; L’agire collettivo come processo sociale; Discontinuità e continuità nell’agire collettivo; Modelli di razionalità nell’azione collettiva; I movimenti sociali come referenti empirici; Definire il movimento sociale; Dilemmi di concettualizzazione; La ricerca empirica in Italia: Il post-Sessantotto, dagli anni Ottanta ad oggi, Il “movimento dei movimenti”; Conclusioni: quale futuro?; Introduzione al tema dei “migranti” di seconda generazione; La questione della cittadinanza; Traiettorie di vita, identità al confine e forme di appartenenza; Casi e contesti di approfondimento: famiglia, scuola, religione e sport.
Testi di riferimento
Crespi F., Introduzione alla sociologia, il Mulino, 2002, Bologna, pp. 37-129.
Crespi F., Il pensiero sociologico, il Mulino, 2002, Bologna, pp. 9-76; 89-110; 159-167; 195-229; 265-277.
Daher L.M., Appunti di metodologia della ricerca sociologica, 2015 (dispensa on line).
Daher L.M., L’azione collettiva. Teorie e Problemi, FrancoAngeli, 2002, Milano; pp. 13-108.
Daher L.M., Fare ricerca sui movimenti sociali in Italia. Passato, presente e futuro, FrancoAngeli, 2011, Milano.
Daher L.M., (a cura di), “Migranti” di seconda generazione: nuovi cittadini in cerca di una identità, Aracne, 2012, Roma.
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | Che cos’è la società? | Crespi F., Introduzione alla sociologia, il Mulino, 2002, Bologna, pp. 37-51. |
2 | Attori sociali individuali, attori sociali collettivi e identità | Crespi F., Introduzione alla sociologia, il Mulino, 2002, Bologna, pp. 53-66. |
3 | Le strutture sociali: istituzioni e organizzazioni | Crespi F., Introduzione alla sociologia, il Mulino, 2002, Bologna, pp. 67-129. |
4 | Max Weber | Crespi F., Il pensiero sociologico, il Mulino, 2002, Bologna, pp. 49-63. |
5 | Georg Simmel | Crespi F., Il pensiero sociologico, il Mulino, 2002, Bologna, pp. 65-76. |
6 | Talcott Parsons | Crespi F., Il pensiero sociologico, il Mulino, 2002, Bologna, pp. 89-110. |
7 | Individuazione e formulazione del problema | Daher L.M., Appunti di metodologia della ricerca sociologica, 2015, pp. 3-6. |
8 | Tecniche quantitative e tecniche qualitative a confronto | Daher L.M., Appunti di metodologia della ricerca sociologica, 2015, pp. 7-11. |
9 | Discontinuità e continuità nell’agire collettivo | Daher L.M., L’azione collettiva. Teorie e Problemi, FrancoAngeli, 2002, Milano; pp. 36-45. |
10 | I movimenti sociali come referenti empirici | Daher L.M., L’azione collettiva. Teorie e Problemi, FrancoAngeli, 2002, Milano; pp. 73-105. |
11 | Definire il movimento sociale | Daher L.M., Fare ricerca sui movimenti sociali in Italia. Passato, presente e futuro, FrancoAngeli, 2011, Milano; pp. 13-55. |
12 | Dilemmi di concettualizzazione | Daher L.M., Fare ricerca sui movimenti sociali in Italia. Passato, presente e futuro, FrancoAngeli, 2011, Milano; pp. 56-98. |
13 | Introduzione al tema dei “migranti” di seconda generazione | Daher L.M., (a cura di), “Migranti” di seconda generazione: nuovi cittadini in cerca di una identità, Aracne, 2012, Roma, pp. 9-20 |
14 | La questione della cittadinanza | Daher L.M., (a cura di), “Migranti” di seconda generazione: nuovi cittadini in cerca di una identità, Aracne, 2012, Roma, pp. 23-74. |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è orale.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Esempi di domande
La società è definibile come:
a) oggetto materiale;
b) il risultato dei processi intersoggettivi di comunicazione e riflessione;
c) qualcosa che esiste esclusivamente dal punto di vista materiale.
Cosa si intende per struttura?
a) Un insieme di relazioni relativamente stabili tra elementi diversi;
b) Un insieme di caratteristiche che permettono l’identificazione degli individui che ne fanno parte;
c) L’insieme di relazioni che evidenziano la singolarità dell’attore individuale.
L’orientamento funzionalista considera la religione:
a) come forma che ha una sua autonomia;
b) come forma che incentiva l’adattamento agli ordinamenti costituiti ed anche come potenziale elemento di conflitto;
c) come forma di mediazione.