Anna Maria LEONORA

Ricercatrice di SOCIOLOGIA GENERALE [GSPS-05/A ]

Anna Maria Leonora è ricercatrice in Sociologia presso l'Università di Catania, Dipartimento di Scienze della Formazione. Ha svolto il dottorato di ricerca in sociologia (XV ciclo) presso il Dipartimento di Sociologia e metodi delle scienze sociali dell’Università di Catania con la tesi “Relazioni sociali e sviluppo di una comunità”, continuando il proprio percorso accademico con l’assegno di ricerca in Sociologia generale sul tema “Etica ambientale e comportamento ecologico collettivo” presso l’Università di Catania, Dipartimento di Scienze della Formazione.

I suoi principali interessi di ricerca sono: processi di solidarietà e socializzazione, forme alternative di socializzazione e processi educativi; il legame tra socializzazione e pratiche educative nella società postmoderna applicando approcci di metodo misto.

È membro permanente del gruppo di ricerca internazionale "SocialOne" (http://social-one.org/it/) partecipando alla ricerca comparativa internazionale su Agire Agapico e immaginazione sociologica.

Dal 2010 è ricercatrice senior per progetti di ricerca finanziati Erasmus +KA2 NORADICA (www.noradicalism.eu); Multicultural Schools (www.multicultural-schools.eu); SMILEY (www.smileyschool.eu).

È membro permanente dei Laboratori Interni al Dipartimento di Scienze della Formazione ISOLA (Intercultural Sociological laboratory) e Collective action Lab. Dall’ a. a. 2007/2008 ad oggi ha ricoperto diversi incarichi di docenza nelle discipline sociologiche per l’Università di Catania, tra cui sociologia generale (ancora in corso), sociologia dei processi culturali (ancora in corso) e sociologia della devianza (fino al 2013/2014).

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Guida alle tesi di laurea

Indicazioni per le tesi triennali

Le tesi triennali sono oggi più simili ad un elaborato piuttosto che ad una vera e propria ricerca di tesi.

Questi elaborati devono essere organizzati come segue:

  1. Un’introduzione/premessa iniziale e generale in cui si specifica l’idea fondamentale e originale su cui si vuole riflettere, il concetto sociologico di riferimento e il percorso dell’elaborato che condurrà a considerazioni conclusive personali.
  2. Una prima parte incentrata sul fenomeno che si vuole indagare o discutere e sull’attualità del fenomeno (o argomento o anche autore) rispetto alla sociologia contemporanea.
  3. Una seconda parte incentrata sul concetto sociologico di riferimento o sulle opere dell’autore che si vuole approfondire.
  4. Una terza parte con le considerazioni personali e le critiche autorevoli (citando la letteratura sociologica) rispetto all’argomento/autore fondamentale indagato e rispetto alla specificità professionale del corso di laurea (educatore, formatore, operatore turistico).
  5. Bibliografia (che comprende anche la sezione Siti consultati).

L’elaborato in tutto si compone di 35-40 pagine nel formato sopra indicato. Grosso modo 12 pagine per parte, più Indice, Introduzione e Bibliografia.

È assolutamente vietato copiare tesi o parti di tesi e documenti scaricati da internet!

Piuttosto, la consultazione dei materiali disponibili on line è utile per reperire informazioni, suggerimenti per l’impostazione del lavoro e bibliografia di riferimento.

La cosa fondamentale in ogni caso è DOCUMENTARE LA FONTE CON UN’INDICAZIONE BIBLIOGRAFICA IN NOTA O NEL TESTO

Tutto quanto viene inserito integralmente nel testo della tesi deve essere citato tra virgolette caporali (cioè queste: «») e seguito dalla nota di riferimento a piè pagina, indicando precisamente la fonte come da esempio:

«la sua condotta e le sue motivazioni non sono ‘razionali’ in alcun altro senso. Ed in nessun senso la sua motivazione caratteristica è di tipo edonistico »[1].

 

Il riferimento alla consultazione di siti o documenti on line va inserito in modo simile, in nota [1]

Cfr., Le Sfide ambientali, Documento di sintesi sullo stato dell’ambiente in Italia, Siracusa, 22.24 aprile 200, www.minambiente.it (data ultima consultazione)

Le note devono essere tutte come indicato sull’esempio riportato a piè pagina:

devono contenere l’indicazione dell’autore (Cognome e Nome puntato) separato da una virgola e seguito dal titolo del testo o dell’opera in corsivo e poi separato sempre da virgole (come si vede sotto) l’indicazione della casa editrice, della città di edizione, dell’anno di edizione e delle pagine consultate.

 

La Bibliografia di riferimento (a chiusura della tesi) deve contenere in ordine alfabetico tutti i testi consultati (anche quelli che non sono inseriti in nota) e tutti i testi inseriti in nota.

 

 

Come si compone l’Abstract da allegare (in cartaceo) alla domanda di laurea:

 

L’abstract della tesi deve contenere le informazioni essenziali sull’elaborato svolto. Dunque, la prima frase deve presentare l’argomento (La tesi approfondisce la conoscenza di un’opera e/o di un autore particolare secondo la prospettiva sociologica ….).

Poi brevemente viene descritto il percorso della tesi e per far questo si può facilmente prendere spunto e riferimento dall’indice e sottolinea se il lavoro ha prediletto un approccio empirico oppure teorico. Infine l’abstract chiude con le conclusioni personali rispetto all’argomento trattato. In tutto l’abstract deve essere circa una cartella (una pagina) e deve indicare chiaramente come intestazione il tesista, il titolo della tesi, il corso di laurea; dopo l’abstract a fondo pagina la data e la firma del tesista e del relatore della tesi.

 

Per la Dissertazione

 

1. Indicare chiaramente e sinteticamente il fenomeno, l’argomento o l’autore indagato;

2. Specificare in poche parole la motivazione personale e quella professionale per la scelta dell'argomento;

3. Descrivere brevemente (un minuto) il contenuto teorico-sociologico della tesi, indicando la struttura della tesi e se prevede o no una parte empirica;

4. Accennare alle fonti scientifiche per la comprensione tecnico-disciplinare del fenomeno indagato;

5. Descrivere la ricerca esplorativa sul tema prescelto a partire dall'approccio sociologico, puntando sull’originalità degli strumenti o dei dati indiziari ottenuti;

6. Proporre il proprio punto di vista come considerazione conclusiva delle fasi di ricerca teorica ed empirica.

 


[1] Schumpeter J. A., Teoria dello sviluppo economico, ETAS, Milano, 1964, p. 101.